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La tempesta che scuote l'Europa non è soltanto economica. È soprattutto politica. Al banco di prova della crisi, l'Europa si è dimostrata divisa, asfittica, incapace di fornire risposte comuni. Al punto da aver messo a repentaglio, con i suoi tentennamenti, la stessa sopravvivenza della moneta unica. E con ogni successivo deterioramento, le prospettive per un rilancio del processo d'integrazione sembrano allontanarsi. Mentre il baricentro politico internazionale si sposta inesorabilmente verso Est, e il binomio Usa-Cina, già alle prove generali con il battesimo del G2, rischia di escludere definitivamente il vecchio continente dagli equilibri mondiali. Mai come adesso, quindi, è necessaria una riflessione a tutto campo sull'avvenire. Una riflessione che sappia conciliare aspirazione e realtà, slancio ideale e pragmatismo e che sappia affrontare, conoscendoli, gli ostacoli da superare per la costruzione di un nuovo progetto.